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I MUSULMANI MACEDONI Саб 26 Окт 2013, 12:19 am
Al-Ghuraba
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Nel Nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso!
La Macedonia a livello religioso è divisa quasi in parti uguali tra ortodossi e Musulmani, quindi 50 e 50% circa.
Il 50 % dei musulmani è composto da diverse etnie: albanesi, turchi, slavi e macedoni. La scuola giuridica religiosa più seguita è quella dell’imam Abu Hanifa, e ci sono diverse scuole islamiche dove si studia per diventare imam. L’islam praticato fino a pochi anni fa era un islam tradizionale, fatto di abitudini che spesso sono contraddittorie con la religione stessa, basta tener presente che Tito durante la sua permanenza al comando della ex Jugoslavia, aveva praticamente cancellato l’Islam, introducendo proprio nelle scuole islamiche un programma di studi fatto di innovazione e invenzioni, che poi, durante gli ultimi 30 anni, sono stati la base dell’ Islam nei Balcani. Gli Imam che uscivano dalle scuole Islamiche nei Balcani, erano imam che introducevano delle novità nella religione, erano persone che studiavano per fare l’imam solo per avere un lavoro più facile, dove aver un potere all’interno della dittatura comunista e un ottimo guadagno. A parte lo stipendio, che veniva dato dalle associazioni che gestivano i vari imam sparsi in tutta la ex Jugoslavia, con la divisione si sono create associazioni nazionali separate, quella della Macedonia, della Bosnia, ecc. Gli Imam avevano introdotto nelle pratiche religiose una serie di servizi a pagamento, a partire dalla celebrazione del funerale, a quella della nascita di una bambino, fino ad arrivare a commettere atti che facevano uscire dalla religione le persone, ovvero convincere le persone, che sotto pagamento l’imam, andava nel cimitero per fare la du’a del defunto, in modo da ottenere benefici (che Allah ce ne scampi).
Si era arrivati al punto che i musulmani in tutti i Balcani non praticavano quasi per niente la religione, ad eccezione di qualche anziano che non sapendo cosa fare era buona regola andare a pregare alla moschea, perché si preoccupava di quello che la gente poteva andare a dire in giro sul suo conto, fino a pochissimi anni fa le moschee erano poco frequentate dai giovani. Arriviamo alla guerra nei Balcani, dove è stata fatta una pulizia etnica verso i musulmani in quanto (questo e il mio pensiero) si sono allontanati da Allah swa e sono diventati come i cristiani serbi: facevano matrimoni misti senza conversione nell’Islam, nè delle donne, nè degli uomini, che sposavano un/una musulmana, frequentavano le stesse locande, bevevano alcool insieme ecc, in pratica si erano fusi con la religione cristiana/ortodossa slava.
Dopo lo scoppio della guerra nei Balcani moltissimi Mujahedin provenienti da paesi di prevalenza musulmana (Marocco, Tunisia, Arabia Saudita ecc) andarono li per difendere i loro fratelli, così come la nostra religione ci obbliga, e trovarono una carneficina, non solo umana, ma anche religiosa, dove i musulmani che combattevano con loro bevevano, violentavano ecc. Da lì iniziò non solo una guerra in difesa dei musulmani slavi, ma anche una guerra per riportare la vera religione musulmana. Moltissimi fratelli provenienti dal mondo arabo rimasero li in Jugoslavia (dove alcuni vivono ancora) proprio per insegnare il vero Islam alle persone locali, dopo la guerra molti andarono via, altri sono stati consegnati nelle mani dei serbi dagli stessi Musulmani. Questo preambolo lo faccio proprio perchè rispecchia il passato anche della Macedonia, in quanto faceva parte del ex blocco slavo.
In Macedonia ancora oggi è radicata la vecchia scuola che era presente nei Balcani, dove i vari Imam di turno svolgono il loro lavoro in modo tradizionale, con servizio a pagamento, adorazione delle tombe ecc, in quanto, a differenza della Bosnia, la Macedonia si staccò nel 1992/93 come stato indipendente e non fece parte della guerra contro i musulmani, quindi non conobbe l’arrivo dei Mujahedin, ma solo di sfuggita, in quanto alcuni fratelli macedoni andarono a difendere i musulmani in Bosnia e poi tornarono a casa portando un pò di sapienza dai Mujahedin.
In questi ultimi anni moltissimi giovani sono andati a studiare a Medina, in Egitto e in diverse parti nel mondo arabo, dove hanno studiato l’Islam dalla fonte e hanno portato un Islam pulito in patria. Moltissimi giovani come me hanno conosciuto l’Islam all’estero, fuori dalla Macedonia, fuori dalla Jugoslavia, lo hanno conosciuto in Italia, in Germania, in America, in Svizzera e in moltissimi altri paesi, portandolo poi in Macedonia o nel loro paese di provenienza. Questo inizialmente provocò un duro scontro con le autorità religiose locali, in quanto ci hanno accusato di creare inizialmente confusione tra le persone perchè non capivano il motivo della nostra differenza nel praticare l’Islam, quando hanno visto che più passava il tempo e più le persone si avvicinavano al vero Islam, con il nostro intervento, diffondendo il vero messaggio nel paese, hanno cominciato ad accusarci di creare disordine all’interno dello stato, per questo siamo stati etichettati come setta radicale Wahabita, da li il passo è stato veloce con l’aiuto dei giornali e Tv, ad essere affiancati a Bin Laden e a sette radicali Islamiste che volevano distruggere lo stato e mettere in pericolo le persone. In Macedonia fino a pochissimi anni fa una persone che portava la barba era qualcosa di strano, la barba era riservata alle persone anziane, ai cosi detti filosofi, oppure ai preti ortodossi. Quando iniziammo a lasciar crescere la barba, noi giovani fummo attaccati violentemente dalle persone che furono poi fomentate dagli Imam, dalle organizzazioni religiose e politiche, gli stessi imam non solo non portavano la barba, ma consideravano tale pratica della Sunnah un qualcosa di sporco, con frasi del tipo: “si ma quando fai l’abluzione non e valida perché la barba impedisce di lavare il viso”, “La barba deve essere cortissima, quasi impercettibile”, ecc. Non esistevano donne vestite secondo la sh’aria, i vestiti anche se abbastanza larghi non erano sufficientemente idonei per considerarsi accettati dalla sh’aria, non esisteva il Hijab, figuriamoci il Niqab.
Oggi ancora le feste di matrimoni si fanno con musica, alcool, mescolanza dei sessi, le donne portano vestiti talmente volgari, che farebbero invidia perfino al mondo occidentale, però alhamdulillah, a partire da noi che abbiamo iniziato la Da’wa, praticando la Sunnah alle nostre donne, che stanno facendo ancora oggi grossi sacrifici per resistere ai vari attacchi morali e fisici, abbiamo reso normale la barba, il Hijab, persino il Niqab, dove adesso in Macedonia puoi trovare senza essere considerato anormale.
La gente ogni giorno, sempre di più si avvicina all’Islam, uscendo dall’Ignoranza tradizionale nel praticare una religione che assomiglia lontanamente all’Islam, ogni giorno puoi sentire il saluto islamico “Assalamu Aleikum” dove prima al massimo sentivi Marhaba (proprio dalle persone più religiose e autorevoli), oggi puoi vedere gente che prega per strada, passaporti con foto di sorelle con l’Hijab e molte altre cose. Tutto questo ovviamente non piace al governo, le persone che praticano la Sunnah e l’Islam pulito da innovazioni sono considerate potenziali terroristi o radicalisti, e pertanto devono essere tenuti sotto controllo, segnalati alle frontiere e perquisiti ogni volta che si varca una frontiera, però alhamdulillah noi abbiamo deciso di lottare per la verità e per far si che le persone ricominciano a vivere la vera religione Islamica, non le tradizioni, alhamdulillah ci seguono i giovani, le donne, le persone con intelletto, a noi non interessa il volere del governo o delle associazioni/organizzazioni paragovernative, a noi ci interessa il volere di Allah swa.
Immaginiamo un futuro per i prossimi 10 anni, un paese di musulmani, fatto da generazioni che amano questa fede, nel rispetto del prossimo, ma con più giustizia e libertà sia per i musulmani, che le persone di diversa fede. Non abbiamo paura ne di essere imprigionati, ne di essere uccisi, perchè con il permesso di Allah swa, la luce in Macedonia è stata accesa, e nessuno la potrà più fermare. Fortunati coloro che vedranno questa luce e la seguiranno, e poveri saranno coloro che si metteranno contro, perchè chi combatta la parola di Allah swa è destinato a perire, sia su questa vita, che nel giorno del Giudizio.
Di Emir Alili
Tratto da “Mondo Islam” n. 15
